Sono nata e cresciuta a Milano e attualmente vivo a Cremona dove lavoro a tempo pieno come Musicoterapista.
La musica mi ha da sempre accompagnata, andavo ancora all’asilo quando mio padre mi portava ai concerti alla Scala. Sono cresciuta con la musica di Mahler, Brahms e Beethoven. Dal loggione del Teatro alla Scala, con i miei occhi di bimba, ho visto il sovrapporsi degli abiti colorati della contestazione ai severi abiti da sera e nel pieno del suono dell’orchestra riconoscevo con entusiasmo il tintinnio del triangolo che io stessa suonavo all’asilo.
Ho studiato musica: violino per seguire le orme di mio padre, un poco di pianoforte e molto flauto dolce.
Fare musica per me è necessario, si tratta della mia personale terapia, per questo continuo ad approfondire lo studio del flauto dolce cercando opportunità per suonare musica rinascimentale e barocca, partecipo alle attività di più di un coro nella città in cui vivo – che si dice essere ‘la città della musica’ – e ho intrapreso recentemente lo studio della viola da gamba, strumento che mi incanta con il suo suono.
Un’altra disciplina alla quale mi sono avvicinata negli ultimi anni è il Nada Yoga (o Yoga del suono) che oltre ad essere significativo nel mio personale percorso di crescita mi sta fornendo buoni strumenti per la mia attività professionale.
Ho frequentato l’Università degli Studi di Pavia e mi sono laureata con lode in Filosofia nella primavera dell’ormai lontano 1989; poco dopo ho iniziato a frequentare la Cittadella di Assisi – luogo che mi ha cambiato la vita – e nell’autunno del 1994 ho concluso con lode il Corso Quadriennale di Musicoterapia.
Il Tirocinio previsto dal corso di studi mi ha dato l’opportunità di iniziare quasi subito a fare esperienze cliniche con la Musicoterapia e già nel 1995 ho potuto avviare i primi progetti all’interno del Servizio che, con qualche cambiamento di nome e di sede, è quello in cui attualmente lavoro a tempo pieno.
Nel 1999 mi è stata proposta una collaborazione con l’Unità Operativa di Psichiatria dell’Ospedale di Cremona. In un attimo ho deciso di lasciare il ruolo di insegnante nella Scuola pubblica per dedicarmi a tempo pieno alla professione di Musicoterapista che già svolgevo da alcuni anni come consulente di un’Associazione di famiglie di bambini e ragazzi con disabilità. Si è trattato di un passaggio molto significativo nella mia vita professionale che mi ha dato l’opportunità di contribuire alla diffusione della Musicoterapia e al consolidamento delle relative attività all’interno dell’istituzione sanitaria.
L’ambito di attività avviato con l’età evolutiva e allargatosi alla salute mentale si è ulteriormente arricchito, a partire dal 2005, con l’ambito della malattia terminale e delle cure palliative. Si è trattato di un capitolo molto importante della mia esperienza professionale e di vita che, nell’arco di più di tredici anni, mi ha fatto conoscere la realtà di tre diversi Hospice gestiti all’interno e all’esterno della struttura ospedaliera.
Nel 2009 ho iniziato una collaborazione, durata circa sei anni, con un’Associazione di persone con malattia di Parkinson. Si è trattato di un’esperienza ricca e per certi aspetti anche divertente, grazie alla simpatia e alla capacità di autoironia di alcuni dei partecipanti. Non ho ancora avuto il tempo di documentare nel dettaglio le attività con le quali ho avuto modo di riscontrare i benefici della musica, del suono e del ritmo in persone con importanti difficoltà nel movimento. Ho sicuramente in programma una pubblicazione con la quale mettere a disposizione le esperienze fatte.
La collaborazione con Associazioni di Volontariato si è affiancata alla mia attività a tempo pieno all’interno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale di Cremona, iniziata alle soglie del nuovo millennio. Negli ultimi mesi del 2016, dopo circa diciassette anni di attività stimolante ma difficile, spesso divertente, talvolta faticosa, sicuramente molto creativa e divergente, non di rado apertamente ostacolata dalle cronicità ben radicate nelle menti di molti operatori sanitari, si è conclusa la mia collaborazione con i servizi dedicati ai pazienti adulti con disagio e malattia mentale. Da allora la mia attività professionale all’interno dell’ospedale è interamente dedicata all’età evolutiva, ambito nel quale ho fatto le mie primissime esperienze già durante il percorso di studio.
Negli ultimi anni sono stata invitata come docente in alcune scuole di Musicoterapia e ho così l’opportunità di trasmettere le mie esperienze a giovani Musicoterapisti in formazione. Sento grande la responsabilità rispetto la prossima generazione di professionisti della Musicoterapia, in un momento in cui la situazione della disciplina, della professione e della relativa formazione è piuttosto confusa a livello nazionale, ma questo è un tema importante e impegnativo, che affronterò in un lavoro che prima o poi pubblicherò e rispetto il quale sono disponibile al confronto e al dibattito.
Durante questi tre decenni di lavoro costante ho sempre cercato di documentare il lavoro fatto, consapevole del potenziale che la Musicoterapia ha rispetto la riabilitazione, la cura e la prevenzione in ambito socio sanitario ed educativo.
Nei primi anni di attività all’interno delle strutture psichiatriche ho pubblicato, insieme ai clinici con cui collaboravo, diversi articoli che hanno documentato le nostre esperienze.
A partire dal 2012 ho iniziato a pubblicare volumi dedicati alla pratica della Musicoterapia nei diversi contesti clinici in cui ho avuto e ho tuttora l’opportunità di mettere a disposizione le mie competenze e la mia esperienza.
Diversi sono i progetti realizzati, alcuni sono in lavorazione, altri sono per il momento solo nelle intenzioni e aspettano che ci sia tempo da dedicare alla loro preparazione.
L’augurio è che questi materiali, frutto di decenni di lavoro nel campo della Musicoterapia, possano essere utili a colleghi, studenti, genitori, insegnanti, educatori e insegnanti, a tutti coloro che a vario titolo sono interessati e vicini al mondo della Musicoterapia.
Musicoterapista, ricercatrice, autrice e formatrice.
Scrivo libri per contribuire all’ambito della musicoterapia e per condividere metodologie e strumenti per curare attraverso la musica.
