Libri e strumenti per la musicoterapia

L’albero fiorito – 38 canti per la didattica il sostegno la terapia

Progetti sonori 2015

Semplici e brevi canzoni per facilitare la comunicazione e il linguaggio

Un repertorio nato dall’esperienza sul campo

Dopo molti anni di attività come Musicoterapista ho voluto mettere a disposizione parte del materiale costruito nel corso dell’esperienza e spesso anche grazie alle suggestioni e alle proposte nate dagli stessi bambini. La musica, il suono, la voce e il canto possono essere un valido supporto nel percorso di crescita, anche in funzione della comunicazione e del linguaggio.

È nato così “L’albero fiorito”, un ricco repertorio di semplici e brevi canzoni da proporre in contesti di gioco ed educativi oltre che in situazioni in cui sia necessario lavorare in modo più specifico su comunicazione e sviluppo del linguaggio.

Cosa offre L’albero fiorito

Per ogni canzone sono disponibili:

  • spartito con la melodia
  • testo e accordi per l’accompagnamento
  • testo accompagnato da un disegno che ne illustra i contenuti
  • suggerimenti e proposte di attività.

È inoltre possibile scaricare le tavole illustrate in formato A4 (molto utili nelle proposte di attività suggerite nel testo) e le partiture.

Al volume  è allegato un CD che contiene le canzoni eseguite da un coro di bambine e le basi musicali eseguite al pianoforte.

Al link indicato sotto è possibile accedere ad alcuni contenuti del libro nella seconda parte della pagina di vendita.

www.progettisonori.it/prodotto/lalbero-fiorito

Per insegnanti, terapisti e genitori

“L’albero fiorito” rappresenta un valido sussidio per chi opera con bambini che presentano difficoltà nel controllo psicomotorio e nell’attenzione, oltre che ritardo anche importante nel linguaggio; in generale per chiunque consideri il canto un mezzo per migliorare le capacità relazionali, comunicative ed espressive nell’età infantile.

Picture of Laura Gamba
Laura Gamba

Scrivo per documentare e per mettere a disposizione un grande capitale di esperienza che potrà essere utile a musicoterapisti, insegnanti e a tutti coloro che desiderano sperimentare il potere della musica nella relazione d’aiuto e nella cura.

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Alcuni estratti dall’Introduzione

Il nucleo originario di questo repertorio di canzoncine risale a molti anni fa e alla mia esperienza di insegnante di musica: mi divertivo ad inventare filastrocche con i bambini e a farle diventare canzoncine; sono nati così i personaggi il cui nome proprio e comune inizia con una delle vocali, primi fra tutti l’Orso Otto e l’Elefante Ercole. Successivamente la lunga pratica clinica di musicoterapia con bambini seguiti presso un servizio ospedaliero di neuropsichiatria mi ha dato l’opportunità di creare altri personaggi e canzoncine, proprio a partire da idee che gli stessi bambini mi hanno regalato.

Il materiale che si propone in questo volume si rivolge quindi tanto ad insegnanti ed educatori quanto a terapisti, in particolare logopedisti e musicoterapisti; gli spunti di attività proposti potranno infatti trovare applicazione tanto nell’ambito educativo quanto in quello terapeutico e riabilitativo.

L’uso delle canzoncine nel contesto della musicoterapia ha lo scopo principale di richiamare l’attenzione dei bambini in funzione della costruzione della relazione e della creazione di momenti di gioco condiviso mediati dal suono e dal canto, oltre che dal ritmo e dal movimento; nel caso di bambini con ritardo e disturbo del linguaggio il lavoro con le canzoncine può inoltre affiancare e potenziare con interessanti riscontri il trattamento logopedico.

L’utilizzo delle canzoncine finalizzato allo sviluppo armonico e al potenziamento delle condotte espressive e del linguaggio può efficacemente essere applicato nei più diversi contesti di attività musicali con l’infanzia, andando dall’ambito educativo a quello terapeutico e riabilitativo.

Facendo riferimento all’etimologia della parola infanzia si mette a fuoco il nucleo originario intorno al quale questo repertorio si è andato via via costruendo. In latino infans è colui che non sa parlare e a lui si rivolgono queste semplici melodie accompagnate da rime e popolate da simpatici personaggi che vogliono aiutare il bambino a progredire nella comunicazione e nel linguaggio, sia che si tratti di un bambino con sviluppo tipico, sia che si tratti di un bambino che per vari motivi presenta disturbi e ritardi nello sviluppo, nella relazione, nella comunicazione e nel linguaggio. 

Per tutti i bambini la melodia, il ritmo e il canto costituiscono una preziosa opportunità di armonizzazione nel proprio percorso di crescita oltre che un fondamentale veicolo nell’acquisizione e nello sviluppo del linguaggio. Le prime forme di interazione tra madre e bambino, già nella fase preverbale, sono fortemente connotate dal punto di vista dei parametri musicali e in particolare della melodia e del ritmo; fin dalle prime fasi dell’acquisizione del linguaggio l’utilizzo del canto nella ripetizione di parole e di frasi costituisce un efficacissimo rinforzo per l’apprendimento, oltre che una preziosa modalità di gioco condiviso.

In molti anni di pratica clinica ho seguito numerosi casi in cui più o meno gravi compromissioni o anche l’assenza del linguaggio non hanno impedito di lavorare con il canto, ma al contrario hanno offerto stimoli e opportunità per inventare e costruire strumenti di comunicazione centrati sulla melodia, sul ritmo e sugli altri parametri musicali.

I personaggi delle canzoncine presentate in questo repertorio sono nati e hanno preso forma durante le sedute di musicoterapia, dietro ad ognuno di essi c’è una storia clinica e soprattutto un momento di gioco, di relazione, di contatto e di scambio.

Anche i giochi con mia figlia – risalenti ormai a diversi anni fa –  hanno contribuito alla nascita di alcuni tra i personaggi di queste canzoncine. Quando la mia bambina era molto piccola la sera, per farla addormentare, le cantavo sottovoce Questo è l’occhio bello, questo è suo fratello… accarezzandole gli occhietti e proseguendo poi sul viso e sul resto del corpo, nominando una per una le parti che accarezzavo. Quando era più grande e al mattino non si alzava costringendomi a tornare più volte a chiamarla mi ha ispirato la canzoncina È tardi!. Ricordo ancora con grande piacere il tempo trascorso in bicicletta con la mia bimba seduta sul seggiolino: mentre pedalavo cantavamo le canzoncine che lei imparava all’asilo o che io stessa le insegnavo.

Ai genitori che mi chiedono indicazioni riguardo attività con la musica da proporre a casa consiglio sempre di trascorrere del tempo con i loro bambini cantando e inventando rime, filastrocche, strofe, a partire dalle più diverse situazioni. Consiglio inoltre di non esporre i bambini a situazioni acustiche e sonore eccessive e disturbanti. Molti genitori infatti fanno trascorrere diverso tempo ai loro figli nei centri commerciali, ovvero in ambienti molto affollati, anche dal punto di vista acustico; lasciano a lungo i bambini davanti alla televisione, esponendoli ad un bombardamento intensivo e continuo di immagini e di suoni, per non parlare di computer e videogiochi. Si apre qui una questione che va ben oltre i confini di questa introduzione ma che ci riporta all’importanza della cura dell’ambiente acustico e sonoro nel quale facciamo crescere i nostri bambini, alla necessità di prestare molta attenzione alla qualità sonora dell’ambiente di vita, non solo dei bambini ma di tutti noi.

Limitiamoci qui a sottolineare quanto la musica, il suono, la voce e il canto siano elementi fondamentali nella costruzione della relazione con i nostri bambini; il canto e la musica ci offrono opportunità per aiutare a crescere, in armonia.