Lo scorso 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, si è svolto a Castelvetrano in Provincia di Trapani un convegno organizzato da Officine Thelo.
Grazie all’invito della collega e amica Mariapia Culicchia ho avuto l’occasione di partecipare con una relazione che mi ha dato la possibilità di parlare di come la Musicoterapia può intervenire nel trattamento dei Disturbi del Neurosviluppo e in particolare nel trattamento del Disturbo dello Spettro dell’Autismo.
La Musicoterapia è una disciplina con un modello teorico di riferimento, che si avvale di metodi e tecniche specifici che vengono messi in atto in diversi ambiti di applicazione.
Il professionista della Musicoterapia condivide il percorso della presa in carico all’interno dell’equipe multidisciplinare e partecipa al processo della definizione del progetto riabilitativo.
Il Musicoterapista si avvale di specifici strumenti per la valutazione che consentono di contribuire alla definizione del profilo diagnostico e degli obiettivi del percorso di trattamento. Il percorso della Valutazione è naturalmente necessario anche per mettere in evidenza l’efficacia del trattamento sia in senso globale sia con riferimento alle diverse aree di osservazione. Il processo di valutazione inoltre facilita la condivisione all’interno dell’equipe multidisciplinare.
L’intervento di Musicoterapia è centrato sulla relazione, utilizza le tecniche del rispecchiamento e della sintonizzazione degli affetti. La compartecipazione degli stati affettivi è alla base della tecnica del dialogo sonoro.
Un intervento di musicoterapia è particolarmente indicato nelle situazioni in cui sono presenti importanti difficoltà nella comunicazione, è necessario favorire l’interazione e privilegiare il piano della comunicazione non verbale rispetto quello della comunicazione verbale.
In età evolutiva un trattamento di Musicoterapia può essere significativo non solo sul piano della costruzione della relazione e sulla facilitazione dei processi espressivi ma anche in funzione del rinforzo di aspetti propri dello sviluppo motorio e del potenziamento delle funzioni cognitive.
Con bambini con autismo sto verificando l’efficacia di un percorso strutturato e costruito per progressivo livello di difficoltà che rinforza le funzioni esecutive, in particolare l’attenzione e la memoria di lavoro, spesso deficitarie nei bambini con diagnosi di autismo, oltre che in bambini con problemi di disattenzione e difficoltà nell’apprendimento.
E’ stata proprio una bambina con autismo a dare il nome a questo percorso:
Il Tamburo Felice.
La mia lunga esperienza clinica mi ha dato la possibilità di condividere in occasione del Convegno alcuni esempi di trattamento di bambini e ragazzi con Disturbi del Neurosviluppo e Disturbo dello spettro dell’autismo in particolare.
Ringrazio ancora per l’invito e per l’opportunità che mi è stata data di condividere le mie esperienze in una città la cui Amministrazione ha espresso la volontà di avviare prossimamente un laboratorio di Musicoterapia rivolto in particolare a bambini e ragazzi con autismo.
La stampa locale ha riportato notizia del Convegno con un breve resoconto:
