Ho sempre ritenuto che il processo di valutazione fosse fondamentale nel contesto della pratica clinica della Musicoterapia.
Fin dai primi passi mossi come professionista della Musicoterapia – nei primi anni ’90 – ho fatto il possibile affinché il mio intervento si svolgesse all’interno di una cornice istituzionale e in particolare all’interno di una struttura sanitaria.
Con molta tenacia e fatica (e non senza ostacoli) ci sono riuscita e proprio per questo motivo ho sempre avuto la possibilità di confrontarmi con colleghi Medici, Psicologi e Terapisti anche sul piano della valutazione, condividendo un linguaggio comune.
E’ indispensabile dimostrare l’efficacia dell’intervento musicoterapico in modo il più possibile oggettivo; cosa non semplice considerando la natura della Musicoterapia che si colloca – a mio avviso – tra arte e scienza e che è centrata sulla relazione e sulla sintonizzazione degli affetti, rispetto le quali è piuttosto difficile misurare con precisione e oggettività assolute.
Per dimostrare l’efficacia dell’intervento musicoterapico nei diversi ambiti dobbiamo in primo luogo mettere a fuoco l’oggetto dell’osservazione e della valutazione e individuare strumenti già codificati e validati specifici per i diversi ambiti, abitualmente utilizzati dai clinici e adatti a mettere in evidenza modificazioni significative, con particolare riferimento ai diversi contesti.
E’ importante tuttavia disporre anche di strumenti di valutazione specifici per la musicoterapia.
In tanti anni di attività in ambito ospedaliero ho lavorato molto per costruire degli strumenti di valutazione efficaci. Il processo è stato lungo, graduale e progressivo, ed è tuttora in fase di revisione e miglioramento
In primo luogo ho definito le aree all’interno delle quali come musicoterapisti possiamo osservare i punti di forza e le criticità della persona con cui lavoriamo, distinguendo tra età evolutiva ed età adulta. Il contesto è quello della salute mentale (neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, psichiatria), ambito nel quale lavoro continuativamente da parecchio tempo in ambito ospedaliero.
All’interno delle singole aree ho poi messo a fuoco gli item, in quantità variabile a seconda che si tratti di una valutazione iniziale o di una valutazione più approfondita da condurre nel corso del trattamento con diversa scansione temporale.
Ho poi messo a punto una legenda molto dettagliata per poter assegnare nel modo più preciso e obiettivo possibile i punteggi ad ogni item.
Tutto questo lavoro è disponibile all’interno del volume che ho pubblicato nel novembre 2016 “Strumenti per la valutazione in Musicoterapia – Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza – Psichiatria” volume nel quale il Prof. Pier Luigi Postacchini ha contribuito con una Prefazione.
Nel link qui sotto si trovano approfondimenti ed estratti:
All’interno del volume si trovano tre diverse scale con relativa legenda.
Con riferimento ai diversi ambiti (età evolutiva, adolescenza, età adulta) ho riportato dei casi clinici corredati dalla scala compilata in diversi momenti del trattamento e da grafici che mettono in evidenza i cambiamenti con riferimento alle diverse aree oggetto di osservazione.


Ho avuto diversi riscontri positivi da parte di colleghi e musicoterapisti in formazione che hanno utilizzato e utilizzano le diverse versioni di questa scala.
Recentemente ho intrapreso un percorso per la validazione. Di questo spero di potervi parlare presto in un prossimo articolo