Convegno – I disturbi del Neurosviluppo: la musica che cura

Si è tenuto a Cremona lo scorso 20 aprile 2024 un Convegno dedicato alla Musicoterapia e alle sue applicazioni nel trattamento dei disturbi del Neurosviluppo. Numerosi sono stati i partecipanti, sia in sala sia in collegamento online da tutta Italia.

Il Convegno è stato organizzato dal Circolo Rotary Monteverdi Cremona e in particolare dal suo Presidente Enrico Basola il quale ha mostrato uno speciale interesse per la Musicoterapia e per il suo potenziale nell’aiuto a persone con disabilità.

Questo interesse si è concretizzato nell’organizzazione di eventi finalizzati a finanziare e promuovere l’allestimento e l’apertura di un laboratorio di Musicoterapia presso un nuovo Centro di Riabilitazione che sta sorgendo a Cremona grazie all’impegno di Occhi Azzurri Onlus.

Il Convegno si è svolto presso la Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cremona che ha ospitato e patrocinato l’evento; un intervento del Segretario dell’Ordine Andrea Morandi ha sottolineato il valore dell’iniziativa.

Nel suo intervento “Trattamento musicoterapico add-on nei disturbi mentali” Roberto Poli Direttore del DSMD della ASST Cremona nel citare alcune Review pubblicate su Cochrane Library dalle quali si evince l’efficacia della Musicoterapia nel trattamento di autismo, dipendenze e depressione ha ricordato alcuni studi da noi condotti negli anni passati presso l’Unità Operativa di Psichiatria dell’Ospedale di Cremona.

In un periodo durante il quale abbiamo collaborato all’interno delle strutture riabilitative psichiatriche Roberto Poli ed io abbiamo realizzato alcuni interessanti studi con cui abbiamo potuto verificare l’efficacia del trattamento di Musicoterapia con persone con ansia e depressione e in casi molto più gravi di psicosi cronica.

Nel caso del trattamento dei disturbi ansioso depressivi il gruppo dei pazienti era piccolo mentre nel caso del trattamento della psicosi abbiamo condotto diversi studi con numeri più significativi di partecipanti, anche nel contesto di uno studio multicentrico.

Le valutazioni effettuate hanno dimostrato l’efficacia del percorso di Musicoterapia sia nel miglioramento del quadro clinico generale delle persone, sia negli aspetti più specifici, ovvero i sintomi legati alla condizione d’ansia e depressiva in un caso e i sintomi negativi correlati alla psicosi oltre che gli aspetti cognitivi nel secondo caso.

In un prossimo articolo all’interno di questo blog riporterò una sintesi degli studi a cui sopra si è fatto cenno.

Maria Teresa Giarelli Direttore dell’UONPIA della ASST di Cremona ha dedicato il suo intervento all’inquadramento dei Disturbi del Neurosviluppo, alla loro classificazione in base al DSM5, ai criteri diagnostici e alle linee guida per il trattamento.

Si è dunque parlato di disabilità intellettiva, di disturbo della comunicazione, di disturbo dello spettro dell’autismo, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, disturbo specifico di apprendimento, disturbo del movimento.

Una particolare attenzione è stata rivolta all’autismo, disturbo che si presenta con diversi livelli di gravità, che vede un numero crescente di casi diagnosticati e richiede una presa in carico complessa.

Del Centro Regionale di Riferimento ADHD di Cremona ha parlato il responsabile Giacomo Piccini che, oltre a dare alcuni accenni riguardo il disturbo che comporta deficit di attenzione e/o iperattività, ha presentato il Registro Regionale ADHD.

Si tratta di uno strumento che ha lo scopo di  rilevare ed analizzare in  dettaglio i percorsi diagnostico – terapeutici in essere per tutti gli utenti fino ai 18 anni di età  con diagnosi di ADHD.

Il monitoraggio riguarda sia gli utenti che non assumono il farmaco sia quelli che lo assumono, in questo secondo caso è prevista una farmacovigilanza attiva.

Gli Operatori coinvolti nei percorsi diagnostici e terapeutici ricevono una formazione specialistica e permanente, con particolare attenzione agli interventi di parent training, child training e teacher training. La formazione è rivolta anche a Pediatri e Medici di Medicina Generale, operatori dei servizi territoriali, insegnanti; sono previste produzione e diffusione di materiali informativi.

Periodici incontri di monitoraggio e confronto tra i Centri consentono di strutturare percorsi diagnostici  e terapeutici condivisi e di realizzare un network stabile dei Centri di Riferimento per l’ADHD in Lombardia.

Per chi fosse interessato ad approfondire in merito al Progetto Regionale ADHD ecco un link:

La seconda parte del Convegno si è aperta con la relazione di Livio Claudio Bressan che ha parlato di stimolazione ritmico uditiva per l’età evolutiva con particolare riferimento al trattamento della dislessia.

Nel corso della relazione si è accennato alle basi neurofisiologiche del ritmo e alle correlazioni tra ritmo e movimento.

Sono state ricordate alcune importanti ricerche che arricchiscono il campo della Neurologic Music Therapy. Naturalmente si è parlato di neuroni specchio e del loro coinvolgimento nei processi di sintonizzazione. Le Neuroscienze ci confermano che la pratica musicale può essere di grande aiuto, soprattutto in età scolare, là dove ci sono difficoltà sul piano del linguaggio e degli apprendimenti.

Nella mia relazione, dopo avere accennato ai concetti di fondo che stanno alla base della Musicoterapia intesa come disciplina specialistica nel campo della prevenzione, della riabilitazione e della terapia ho dato alcuni esempi di come l’intervento musicoterapico può avere una sua specificità nel trattamento dei disturbi del neurosviluppo.

Facendo riferimento alla mia diretta pratica clinica ho spiegato come – utilizzando la mediazione del suono, della voce, degli strumenti musicali – si può facilitare l’interazione e la comunicazione anche in situazioni di gravi difficoltà dovute a compromissioni sul piano motorio e intellettivo.

La Musicoterapia interviene principalmente sul piano della comunicazione non verbale ma può fare molto anche per favorire lo sviluppo del linguaggio e per potenziare le funzioni attentive ed esecutive. Anche in questo caso ho fatto riferimento all’esperienza sul campo con particolare riferimento a casi di disturbo del linguaggio e ADHD.

L’esperienza dell’ascolto musicale può essere molto significativa nell’approccio con gli adolescenti: partendo dai brani proposti dagli stessi ragazzi e mettendo a fuoco i vissuti e i contenuti emotivi che attraverso questi ascolti i ragazzi vogliono veicolare si può arrivare all’espressione e alla condivisione delle emozioni attraverso il dialogo sonoro e l’improvvisazione musicale.

Direttamente dalla Middlesex University of London in cui lavora come Ricercatore è arrivato Anthony Mangiacotti che ci ha parlato delle nuove frontiere della ricerca nel campo della Musicoterapia.

Già nella vita prenatale il feto fa le prime esperienze con il suono e la musica ed è in grado di apprendere; i neonati possono dimostrare una particolare sensibilità rispetto il linguaggio musicale oltre che una propensione per la musica consonante, sono in grado di riconoscere la voce della madre – di cui hanno fatto esperienza durante la vita prenatale – e hanno propensione ad associare ritmo e movimento.

Con numerosi e dettagliati riferimenti alle più recenti ricerche nel campo delle neuroscienze Anthony Mangiacotti ha messo in evidenza i processi che stanno alla base della sintonizzazione, del dialogo sonoro e dell’improvvisazione musicale utilizzati in Musicoterapia in ambito riabilitativo.

Con Anthony Mangiacotti stiamo lavorando alla validazione della scala di valutazione in Musicoterapia, in particolare stiamo lavorando alla scala per la valutazione Iniziale e alla scala più analitica per l’osservazione e la valutazione in età evolutiva.

Contiamo di condividere nei prossimi mesi il risultato di questo lavoro che ha coinvolto diversi professionisti.

A proposito di strumenti per la valutazione in Musicoterapia:

Ha concluso la giornata l’intervento di Filippo Ruvioli presidente di Occhi Azzurri onlus Fondazione Impresa Sociale che ha illustrato il progetto che sta portando alla realizzazione di CR2 Sinapsi, un nuovo centro riabilitativo ricreativo  innovativo e sperimentale che sarà inaugurato a breve all’interno del Parco del Morbasco a Cremona.

All’interno di questo centro, insieme a numerosi ambienti dedicati, sarà allestita una stanza per la Musicoterapia grazie ai fondi raccolti e messi a disposizione da Rotary Monteverdi Cremona.

Occhi Azzurri è nata dalla volontà dei genitori di un bambino con disturbo del Neurosviluppo che hanno pensato ad una realtà che potesse diventare un riferimento per altre famiglie che affrontano le difficoltà legate alla condizione di disabilità.

Negli anni il progetto si è allargato e sta approdando alla realizzazione di una nuova struttura che diventerà un importante polo di riferimento sul territorio.

CR2 Sinapsi si pone come strumento operativo a livello sanitario e sociosanitario ad integrazione dei servizi già presenti sul territorio, ampliando l’offerta complessiva anche attraverso momenti formativi e corsi di specializzazione.  

Il Centro favorirà percorsi formativi per il mantenimento dei requisiti professionali ma anche di parent-training e a vantaggio dei siblings (fratelli/sorelle) promuovendo percorsi polisensoriali (arteterapia, musicoterapia, ortoterapia) e legati alle nuove tecnologie (stanza Snoezelen).

Sarà promossa l’integrazione con le istituzioni scolastiche del territorio e con altre realtà associative e con la cittadinanza.

Il contatto con i poli universitari presenti sul territorio consentirà di essere allineati con le più aggiornate prospettive di presa in carico di pazienti e famiglie.

Il Centro sta sorgendo all’interno di un Parco Naturale, la valorizzazione di questi spazi verdi è pensata anche nella prospettiva della condivisione con altre realtà associative e con la cittadinanza.

Tutti i relatori hanno lasciato a disposizione le slide delle presentazioni.

L’ottima riuscita del Convegno ha confermato l’ampio interesse nei confronti della Musicoterapia e ha lasciato molti stimoli rispetto le potenzialità che questa disciplina può esprimere nel campo della Ricerca, oltre che sul piano degli interventi a favore delle persone con disabilità e di coloro che vivono una condizione di disagio.

Ringrazio ancora Enrico Basola per avermi coinvolta nelle sue iniziative a favore della Musicoterapia e i Relatori che hanno accettato l’invito a partecipare a questa giornata che mi ha ricordato il valore di quanto è stato fatto fino ad ora e ha rinnovato la motivazione a portare avanti nuovi progetti.

C’è ancora molto da fare per chi crede nella Musicoterapia e nella Musica come strumento di cura

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Laura Gamba

Scrivo per documentare e per mettere a disposizione un grande capitale di esperienza che potrà essere utile a musicoterapisti, insegnanti e a tutti coloro che desiderano sperimentare il potere della musica nella relazione d’aiuto e nella cura.

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